Alfred Tarski fu un matematico, logico e filosofo polacco. Considerato il risolutore del paradosso del mentitore, è uno dei maggiori logici della storia insieme ad Aristotele, Gottlob Frege e Kurt Gödel.
Già da giovanissimo mostrò le sue capacità matematiche e linguistiche, apprese infatti la lingua russa, tedesca, francese, greca antica e latina. Dopo essersi iscritto all’Università di Varsavia, con l’intenzione di studiare biologia, seguì un corso di logica e decise di cambiare il suo percorso formativo per dedicarsi alla matematica e alla filosofia. Nel 1921 pubblicò, con Stefan Banach, un testo contenente il paradosso di Banach-Tarski.
Nel 1930 entrò in contatto con il Circolo di Vienna e nel 1939, su invito di Quine, si trasferì negli Stati Uniti dove ottenne, nel 1942, dopo aver insegnato in diverse università europee e statunitensi, un posto permanente all’Università di Berkeley. Nel 1945 divenne cittadino statunitense.
In ambito logico-linguistico, con l’obiettivo di assegnare un significato concreto ai linguaggi, Tarski formulò la Convenzione V: un metodo capace di definire in modo rigoroso la verità per un’ampia classe di linguaggi formali.
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